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Procedure e modalità per gli interventi di recupero delle facciate del centro storico

Tutte le opere interessanti i lavori sulla facciata, escluso l’oggettistica legata a funzioni di tipo commerciale quali insegne, targhe, tende frangisole, contenitori espositivi e distributivi, per le quali si rimanda a specifiche norme, sono soggette a titolo edilizio con le modalità indicate dalle disposizioni della LR 65/2014.

Secondo la tipologia degli interventi , si dovranno indicare i materiali da impiegarsi, come previsto dalle “norme guida” e di quanto prescritto dal Regolamento Edilizio: sono richiesti i seguenti documenti :

1.    elaborazione della scheda di rilievo architettonico della facciata, esteso a tutti i fronti prospicienti la pubblica via, scala 1:50 ;

2.    elaborazione della scheda di rilievo cromatico comprensiva della indagine fotografica, con stampe riprodotte da negativo o diapositiva, delle dimensioni minime 10x15, sia di facciata, sia degli elementi tecno-morfologici; tale documentazione dovrà essere estesa almeno alle facciate contigue, al fine di valutare contestualmente la compatibilità dell’intervento;

3.    tavola di progetto in scala 1:100 con l’indicazione degli elementi tecnico-morfologici e dell’eventuale progetto cromatico eseguito con tecniche a colori e con l’esibizione dei campioni di coloritura sul manufatto;

4.    eventuali tavole grafiche di progetto opportunamente colorate in scala adeguata (1:10, 1:20) illustranti gli elementi di facciata: architettonici, decorativi, tecnologici e l’oggettistica legate a funzioni di tipo commerciale o di arredo; tale documentazione può essere eseguita anche con la tecnica del fotomontaggio o al computer purchè in scala adeguata;

5.    eventuale indagine chimico-fisica degli intonaci, da conservare, se espressamente richiesta dall’Amministrazione;

6.    relazione illustrativa delle forme, dimensioni, materiali e campionatura dei colori dell’intervento di progetto;

In base a tale  documentazione il tecnico incaricato dal Comune  potrà effettuare un sopralluogo per constatare la congruità del progetto e rilevare, nel caso di dipintura di facciata e di infissi le tracce di colorazione esistenti.

L’incaricato potrà stabilire la necessità di eseguire ulteriori indagini stratigrafiche al fine della ricerca di decorazioni pittoriche o di intonaci monocromi originali.

Se il ritrovamento di tracce coloristiche, decorate o non, contrastasse con il progetto presentato è obbligo redigerne uno nuovo.

Dopo avere preso in esame quanto sopra elencato il funzionario preposto, indicherà eventuali prescrizioni

Nel caso di intonacatura, tinteggiatura degli infissi esterni ed elementi in ferro, il funzionario preposto deve, visionare la varie tonalità delle tinte prescelte, che dovranno essere opportunamente verificate sul posto ed accostate in posizione opportuna, al fine di valutarne la validità sia tonale sia tecnologica.

I proprietari degli edifici vincolati ai sensi del D.Lgs 42/2004 nel caso di intervento relativo al restauro di facciata dovranno ottenere la preventiva autorizzazione, secondo le competenze, da parte delle autorità preposte.

Alla fine dei lavori è obbligo dei richiedenti depositare dichiarazione di fine lavori con una idonea documentazione fotografica che servirà al Comune per l’aggiornamento dell’Archivio delle facciate.

Inoltre il Sindaco, qualora gli elementi già esistenti (decorativi, tecnologici, architettonici e l’oggettistica legata a funzioni di tipo commerciale o di arredo) presentino un aspetto degradato e comunque non decoroso, ne ordinerà il ripristino, da eseguirsi secondo la normativa del presente regolamento, fissando un congruo termine di tempo per l’esecuzione ed applicando le sanzioni previste dalla legislazione vigente.